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R-PET. Per gli obiettivi SUP servono altre 120mila tonnellate l’anno di bottiglie

I dati del primo rapporto redatto da Plasticonsult per Assorimap certificano una produzione di R-PET nel 2021 cresciuta del 9%, ma con un fatturato di ben 210 milioni di euro, in aumento del 56% sul 2020! Le circa 190 tonnellate prodotte non bastano e quindi le quotazioni del R_PET stanno letteralmente volando. L’evoluzione del quadro normativo nei prossimi anni spingerà sempre di più la domanda di mercato di materia prima seconda. La direttiva SUP prevede l’obbligo del 77% di raccolta differenziata dei contenitori per liquidi entro il 2025, ma soprattutto l’impiego, entro lo stesso anno, di almeno il 25% di R-PET per la produzione di nuove bottiglie (il cosiddetto ‘bottle to bottle’), passando al 30% al 2030. Secondo Plasticonsult, in Italia significherà raccogliere e avviare a riciclo non meno di altre 120mila tonnellate l’anno di bottiglie. Insomma serve spingere su raccolta differenziata, selezione e avvio a riciclo. Anche perché, avverte Plasticonsult, i volumi di scarti post consumo attualmente disponibili sul mercato non consentono di tenere il passo degli sfidanti obiettivi di riciclo degli imballaggi in plastica introdotti dal pacchetto europeo di misure sull’economia circolare. Alla luce di queste considerazioni si comprende quanto sia importante un progetto come RiVending, che raccoglie il PET dai distributori automatici di bevande, uno dei principali canali di consumo “on the go” in Italia.